«I commercianti non possono tenere sotto scacco Vicenza»

Da "Il Giornale di Vicenza",  mercoledì 27ottobre 2010, pagina 61

Le proteste di alcuni commercianti nei confronti delle piste ciclabili di ponte degli Angeli e di corso San Felice sono battaglie fuori luogo e fuori tempo. Fuori luogo perché se davanti ad un negozio anzichè un parcheggio si trova una pista ciclabile l'accesso al negozio è ugualmente garantito e il numero di persone che possono transitare non diminuisce affatto, anzi forse aumenta. Come ha sottolineato giustamente il sindaco, non sta scritto da nessuna parte che i ciclisti non possano fermarsi a fare compere. Anzi, non avendo grosse difficoltà di parcheggio, possono fare acquisti senza problemi. Nella mia famiglia le compere in centro le facciamo quasi sempre in bici.
Quando dobbiamo rinunciare alle due ruote a causa del maltempo, le difficoltà aumentano. Casomai i commercianti dovrebbero chiedere altre rastrelliere per poter parcheggiare meglio, non ostacolare i ciclisti. Inoltre non possiamo accettare che una categoria di persone possa tenere sotto scacco l'intera città.
Le esigenze dei commercianti vanno rispettate, ma anche questa categoria deve tener conto che Vicenza è la terza città d'Italia per Pm 10 proprio perché negli ultimi decenni si è sempre favorito il traffico automobilistico.
Un'inversione di rotta è urgente e le piste ciclabili vanno ricavate ovunque è possibile, perchèé non possiamo aspettare altri 20 o 30 anni per poter circolare in bici in sicurezza. Queste proteste sono poi fuori tempo perchè basta mettere il naso fuori dall'Italia per rendersi conto che la mobilità sostenibile ha reso i centri storici di quasi tutte le città del Nordeuropa più vivibili, contribuendo a un rilancio anche delle attività commerciali.
Dove le aree pedonali abbracciano tutto il centro, le piste ciclabili consentono di muoversi a piacimento ovunque o quasi e i mezzi pubblici collegano tutti i punti nevralgici della città, vi è un gradimento altissimo per questo tipo di mobilità da parte di tutte le categorie di cittadini, commercianti compresi. Trovo quindi molto positiva l'adesione di altri commercianti vicentini alla proposta di pedonalizzare corso Fogazzaro. Rivitalizzare il centro storico non significa stiparlo di auto creando ingorghi, inquinamento e stress, ma liberarlo dalle quattro ruote per poterci vivere tutti meglio.
Gaetano Callegaro