Tuttinbici incontra il Sindaco sui temi della nuova viabilità
Martedì 19 ottobre scorso Tuttinbici FIAB Vicenza è stata ricevuta dal Sindaco di Vicenza Achille Variati, nella sua veste di Assessore alla Mobilità. Per l’Associazione erano presenti la Vice Presidente Marisa Osti, il Consigliere Silvio Rossi e il referente per il gruppo tecnico Michele Mutterle. Il Sindaco nel corso della sua campagna elettorale si è espresso più volte convinto promotore delle politiche di ciclabilità e di mobilità sostenibile in città. All’apertura dell’incontro Tuttinbici ha consegnato al Sindaco un dossier “10 Anni di Proposte Inascoltate ” e una Lettera che esprimeva lo stato d’animo dell’Associazione in queste settimane di cambiamenti e di attenzione mediatica ai temi della mobilità sostenibile. Variati ha subito esordito ricordandoci che il bilancio 2011 sarà il più povero degli ultimi anni, per opere pubbliche, compresi gli interventi nelle scuole, la manutenzione dei palazzi storici e di tutte le strade di competenza comunale. Noi gli abbiamo quindi ricordato che non chiediamo opere costose, ma che la ciclabilità sia tenuta in considerazione in ogni intervento viario cittadino. Noi chiediamo che la bicicletta sia considerata, come in quasi tutta Europa, una Soluzione e non un Problema e che per questo debba essere ritenuta un elemento centrale ed insostituibile in un piano della mobilità. Purtroppo invece il Piano Urbano della Mobilità (PUM), che sta per essere redatto dal Comune in collaborazione con AIM, conterrà un piano dei parcheggi, un piano del trasporto pubblico, ma nessuna traccia di un “Biciplan” che possa finalmente far decollare il trasporto ciclistico cittadino.
Troppo spesso la bicicletta viene ancora considerata come un “problema viabilistico” e la domanda che talvolta i tecnici e gli architetti alla fine di un progetto si pongono è: “ E ora dove facciamo passare le biciclette?”.
Quello che chiediamo è che con il PUM si proceda considerando di pari passo tutte le modalità di trasporto, e soprattutto che si inseriscano gli obiettivi, da raggiungere entro la fine del mandato di questa Amministrazione, per migliorare la viabilità. Secondo noi l’obiettivo primario deve essere quello di incentivare le modalità di trasporto sostenibile (piedi, biciclette, mezzo pubblico) riducendo quelle insostenibili, cioè quelle su mezzo a motore privato.
La nostra richiesta è suffragata anche dall' articolo 22 della legge 340/2000
che impone alle città con più di 100.000 abitanti di elaborare un P.U.M. che deve garantire in primo luogo la mobilità sicura di pedoni e ciclisti, in secondo luogo del mezzo pubblico, quindi della circolazione dei mezzi privati e, solo quando le esigenze di queste tre categorie sono soddisfatte, prendere in considerazione la sosta su strada.
Sappiamo però che i buoni princìpi restano sulla carta se non ci si pongono degli obiettivi misurabili e precisi. Senza di essi, temiamo che il PUM resti un bel sogno in un cassetto, una mera dichiarazione di intenti, di cui oramai stiamo facendo la collezione. Si ricorda il piano dei percorsi ciclabili dell’arch. Mamoli (il primo in Italia, risalente al 1985), o il piano di settore dei percorsi ciclabili, organico al Piano Urbano del Traffico P.U.T., del 2001 e mai aggiornato, nonostante da allora la città sia profondamente cambiata.
Il Sindaco ha chiesto quali interventi secondo noi potrebbero essere realizzati con poca spesa per migliorare la mobilità ciclistica.
Abbiamo fornito, come sempre, tutte le informazioni e la nostra disponibilità per collaborare ad iniziative concrete. Del resto molti interventi erano già indicati nella lettera.
Noi continueremo a dire la nostra, non perché siamo degli “appassionati della bicicletta” ma, come abbiamo detto al Sindaco Variati, perché siamo innamorati della nostra città e crediamo che possa diventare migliore e più vivibile, anche con l’aiuto della bicicletta.
|