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Incontro con l'assessore alla mobilità, trasporti, ambiente e sicurezza di Vicenza

ASSESSORE ANTONIO DALLA POZZA

L’associazione Tuttinbici FIAB Vicenza ritiene che a Vicenza la ciclabilità non sia considerata sufficientemente centrale nella politica per la mobilità.

E’ oramai opinione diffusa che non esiste la mobilità sostenibile ed equilibrata senza che si riesca a spostare verso la bicicletta e i mezzi pubblici una quota della mobilità che attualmente avviene in auto. Diverse città, anche vicino a noi, in pochi anni e nel corso di una sola legislatura hanno ottenuto significativi cambiamenti nelle modalità di trasporto dei loro abitanti.

Nelle varie amministrazioni che si sono succedute a Vicenza la bicicletta è sempre stata considerata come un accessorio della viabilità e gli interventi in suo favore sono sempre stati realizzati solo se “avanzavano” risorse e senza un piano ben preciso.

Chiediamo che finalmente questa amministrazione, che a parole sembra sensibile ai temi della mobilità sostenibile, finalmente cambi passo e prenda decisioni importanti. Troppo spesso leggiamo sulle pagine della cronaca locale di grandi investimenti per bretelle, tangenziali, aree di nuova urbanizzazione, ognuna delle quali ha un costo per le casse pubbliche di decine se non centinaia di milioni di euro. Una politica seria per la mobilità sostenibile costerebbe solo come un paio di km di una di una queste bretelle e avrebbe delle ricadute significative ben maggiori sulla qualità della vita dei vicentini.

Questa amministrazione è in carica da due anni, ma non si sono viste realizzazioni e, cosa che ci preoccupa ancora di più, nemmeno ipotesi progettuali che possano contribuire a modificare la situazione attuale di generale difficoltà ed obiettivo pericolo per i ciclisti.

Dai dibattiti in corso sulla stampa sembra che la priorità sia aumentare ancora di più l’offerta di parcheggi in area centrale, secondo noi senza considerare sufficientemente l’aumento del traffico e l’incentivo all’uso dell’auto che questo comporterebbe. In tutte le città “liberate” dalla stretta della auto la qualità della vita è migliore, è piacevole passeggiare e anche i commercianti prosperano. Crediamo che una amministrazione seria debba governare la mobilità di una città, non subirla.

Nell’ultimo incontro che abbiamo sostenuto con il Direttore del settore mobilità ci sono stati chiesti ancora una volta quali sono gli interventi prioritari per i ciclisti, “possibilmente” a costo zero e fattibili in breve tempo. Questi interventi oramai ci siamo anche stancati di segnalarli, sono più o meno sempre gli stessi da 10 anni. Speravamo che la collaborazione con l’Amministrazione e la convenzione per il gruppo di lavoro per la mobilità ciclistica portasse risultati più concreti, ma evidentemente ci siamo ancora una volta illusi.
In ogni caso elenchiamo ancora una volta gli interventi per noi prioritari:
1.    Nodo stazione, con la necessità di corsie ciclabili lungo viale Roma, attraversamento rialzato ai tre rami della rotatoria e con marciapiede promiscuo bici / pedoni lungo v.le Venezia
2.    Nodo via Carpioni / Legione Gallieno, l’incrocio più pericoloso per i ciclisti, in cui basterebbe un altro passaggio pedonale e la creazione di due isole salvagente per un attraversamento in sicurezza
3.    Nodo v.le Margherita – via Arzignano, in cui i ciclisti sono obbligati alla svolta obbligatoria a destra, anche se devono procedere diritto
4.    Incrocio via Dalla Scola, strada Bertesina in cui i ciclisti non hanno spazio per attraversare
5.    Incrocio della pista in via dei Laghi con via Magenta in cui i ciclisti devono essere invitati con apposita segnaletica ad attraversare la strada
6.    Sottopasso viale della Pace a San Pio X che potrebbe essere chiuso alle auto come nel progetto originale e liberato finalmente nei due sensi per le bici, riducendo la pendenza con una griglia metallica.
7.    Svolta a sinistra per le bici dal ponte degli Angeli verso via Levà degli Angeli
8.    Tutte le altre segnalazioni inserite nel volume “10 anni di proposte inascoltate”

Oltre a questi interventi puntuali ci sono diverse operazioni che a costo zero o quasi si potrebbero realizzare e che darebbero dei segnali importanti ai i cittadini di Vicenza che usano o che vorrebbero usare la bici:
a)    Provvedimento di riduzione della velocità a 30 km all’ora in tutta la zona all’interno delle mura cinquecentesche
b)    Rendere a doppio senso per le bici alcune strade del centro storico a senso unico già ora utilizzate dalle bici come necessarie scorciatoie.
c)    Apertura generalizzata alle bici delle corsie bus (provvedimento già in vigore nel comune di Padova)
d)    Piattaforme di attraversamento ciclabile e pedonale attorno alle rotatorie della città.

A nostro avviso, entro i prossimi tre anni, è possibile realizzare questi primi necessari interventi.
Come sempre siamo disponibili a collaborare con la nostra esperienza, competenza e passione, ma i nostri soci si aspettano da questa Amministrazione concreti segnali positivi ed una inequivocabile inversione di tendenza.

Cordiali saluti.

Tuttinbici FIAB Vicenza.

 
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