In bici dal Po a Treviso Il progetto entro 2 mesi
Da " Il Giornale di Vicenza", venerdì 15 Gennaio 2010, pagina 33
di Claudia Milani
Vertice in Provincia tra i dieci Comuni interessati al tracciato più lungo d’Italia
A Grisignano, Montegalda e Montegaldella percorso da ridefinire
Il tracciato della futura pista ciclabile. Per il percorso vicentino la Regione ha stanziato 200 ... I prossimi obiettivi sono già stati fissati. L’Ostiglia - Treviso, da sogno sembra finalmente sul punto di diventare realtà.
Di certo, Vicenza, sta compiendo passi importanti per realizzare quella che, una volta conclusa, è destinata ad essere la pista ciclo-pedonale più lunga d'Italia, con i suoi 118 chilometri di lunghezza e le cinque province interessate: Mantova, Treviso, Padova, Verona e Vicenza.
Nei giorni scorsi la giunta regionale ha stabilito di erogare alla Provincia 200 mila euro come contributo per l'acquisto del sedime dell'ex ferrovia.
Nel frattempo, a palazzo Folco, è stato promosso un vertice coi Comuni interessati per definire gli aspetti tecnici. Incontro che ha permesso già di fissare alcune date.
Se tutto procederà come previsto, i rilievi potranno essere conclusi tra due mesi ed entro l'estate si potrà dare il via ad un progetto preliminare.
«Ringrazio la Regione - ha esordito l'assessore provinciale Costantino Toniolo - per il contributo, che dà un ulteriore stimolo a procedere per realizzare il tratto vicentino di 30 chilometri».
Durante la riunione sono state avanzate soluzioni ad alcuni problemi. Il tracciato ciclabile si sviluppa su un vasto territorio, con interferenze di varia natura (soprattutto per infrastrutture esistenti o sul punto di essere realizzate). Si è determinata, pertanto, la necessità di individuare, in alcuni casi, tratti alternativi.
Particolare, da questo punto di vista, è la situazione di Grisignano di Zocco. Il percorso della pista incrocia nell'area diversi ostacoli: la strada statale, l'autostrada, la ferrovia Milano Venezia e un'area privata che si congiunge al territorio padovano in una zona dove manca un ponte di collegamento. Proprio per cercare di ovviare al problema il Comune si è già attivato con uno studio di fattibilità.
Per Montegalda e Montegaldella la criticità è rappresentata dall'interferenza con il progetto della Valdastico Sud e con le previsioni viarie provinciali e anche in questo caso si dovranno avviare delle valutazioni specifiche. Accordo unanime è stato espresso su alcuni punti fondamentali, in primis l'acquisizione del sedime dalle ferrovie. Sarà la Provincia ad acquistare tutta l'area, salvo valutare successivamente eventuali dismissioni a favore di Comuni. Dove non sarà possibile seguire il tracciato del sedime, si opterà per l'individuazione di soluzioni diverse che garantiranno comunque la continuità della pista.
«L’intenzione - ha concluso Costantino Toniolo - è di proseguire celermente in modo da assicurare alla pista la continuità del finanziamento regionale.
Ci siamo già confrontati con le Ferrovie e in breve concluderemo l'acquisizione e la progettazione dell'opera».
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