La decisione del sindaco di non estendere la zona a traffico limitato ...
Da "IL Giornale di Vicenza", sabato 23 maggio 2009 pagina 63
La decisione del sindaco di non estendere la zona a traffico limitato (ztl) mi ha molto deluso come ambientalista e come cittadino. Ancora una volta ha vinto la paura di fronte alle proteste di una categoria di persone.
La rivitalizzazione del centro storico è un obiettivo che ovviamente condividiamo, ma la si può ottenere in molti modi. A parole il sindaco dice di ispirarsi ai modelli europei più avanzati, nei fatti ripropone il modello del centro storico come centro commerciale. Le conseguenze di questo approccio sono sotto gli occhi di tutti. L'aria dei Vicenza è la peggiore del Veneto ed una delle peggiori d'Italia, il traffico è sempre più caotico in ogni zona della città ed i commercianti continuano a lamentare pochi clienti. Le soluzioni proposte dagli ambientalisti scontentano spesso molte persone perché hanno come obiettivo il bene comune, ma in questo caso credo possano soddisfare tutte le categorie, anche i commercianti. Se vogliamo che il maggior numero di persone raggiunga il centro dobbiamo facilitare l'accesso anche a mezzi diversi dall'auto come le bici ed i bus, altrimenti la circolazione è destinata a diventare sempre più problematica.
Aver aggiunto nuovi parcheggi, come ha fatto per 10 anni la precedente amministrazione non è servito a nulla, anzi ha peggiorato la situazione. Ci vuole il coraggio di cambiare rotta e questo evidentemente Variati non ce l'ha. Si informi meglio sulle città del Nordeuropa che gli piacciono tanto e scoprirà che i parcheggi in centro ci sono, ma sono carissimi; le piste ciclabili ed il trasporto pubblico sono una vera alternativa all'auto privata, l'aria è più respirabile ed anche i commercianti sono soddisfatti.
I centri storici sono il cuore pulsante della città, non solo una catena di negozi e le grandi zone a traffico limitato sono fruibili quindi nelle forme più diverse: in centro ci si diverte, si passeggia senza essere assediati dalle auto, si va al cinema o a teatro, al ristorante o in pizzeria e, perchè no, anche a fare shopping.
Ma l'atmosfera è ben diversa rispetto ad un centro commerciale. Ci si sente come nel salotto di casa e non come in un edificio impersonale e freddo. È un piacere insomma girare per il centro e non è difficile raggiungerlo. Spero quindi che il sindaco ci ripensi e non decida da solo su una questione che considero strategica per il futuro assetto di tutta la città.
Gaetano Callegaro
presidente di Legambientevicenza
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