Passa da Vicenza la ciclabile più lunga d'Italia

Da "Il Gazzettino" Vicenza - Bassano, giovedì 20 marzo 2008

di Roberto Cervellin

Collegherà Venezia a Trento. C'è già un progetto alla direzione regionale infrastrutture. I Comuni interessati si sono riuniti a palazzo Trissino.

La maxi pista correrà quasi tutta lungo i corsi d'acqua. Il capoluogo berico capofila nella realizzazione dell'opera

Collegherà Venezia a Trento passando per Padova, Vicenza e Verona. Sarà una delle piste ciclabili più lunghe e suggestive d'Italia. Un sogno? A quanto pare no, visto che c'è già un progetto preliminare depositato presso gli uffici regionali della direzione infrastrutture. E a Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza, si sono riuniti gli amministratori di 35 comuni vicentini e padovani per discutere di concessioni, autorizzazioni e licenze legate al tratto di pista di loro competenza, cioè quello che va da Padova a Vicenza. Ogni capoluogo si occuperà della realizzazione del rispettivo itinerario ciclopedonale, che prevede diverse diramazioni. A Vicenza, per esempio, è in programma una pista verso Schio, lungo il Bacchiglione e il Timonchio, che dovrebbe essere finanziata dalla Provincia. Sempre dal capoluogo berico si snoderebbero anche due rami, uno verso Verona e l'altro verso Trento. I progetti, una volta terminati, saranno sottoposti all'attenzione di Regione e Unione europea per gli attesi fondi. Difficile, hanno detto gli esperti presenti in sala Bernarda, fare una stima dei costi, anche perché il tracciato è ancora in fase di progettazione preliminare. Una cosa è certa: la maxi pista correrà in molti casi accanto agli argini dei corsi d'acqua.

Intanto il Comune di Vicenza ha investito 49 mila euro per quella che è senza dubbio una delle sfide dei prossimi anni in materia di mobilità ecologica. Una mobilità interurbana che non avrebbe nulla da invidiare a importanti percorsi ciclabili come quelli che attraversano l'Alto Adige. Vicenza, in qualità di ente capofila per la realizzazione del progetto, si sta attivando per individuare un unico percorso che valorizzi tratti esistenti da collegare a quelli che dovranno essere realizzati. Insomma, il piano per la pista ciclabile del Nord-Est sembra avere innestato la quarta, anche se i tempi per portare a termine un'opera così ambiziosa non sono brevi, dal momento che l'iter amministrativo è ancora abbastanza lungo. Commentava di recente l'ex assessore alla Mobilità Claudio Cicero, che ha seguito da vicino l'iniziativa: «Sfrutteremo gli attuali percorsi, come quello della Riviera Berica. Successivamente provvederemo a coprire i tratti mancanti. Se il collegamento verso Selvazzano e Padova è più agevole, più problematico è quello verso Verona. Dovremo trovare una soluzione».