Tuttinbici e la pista ciclabile di Corso San Felice

Tuttinbici promuove la bicicletta come mezzo ideale per muoversi in città; i vantaggi infatti sono su più livelli. La Bicicletta è,infatti, un mezzo di trasporto agile, che non ingombra, non inquina, non fa rumore, non produce emissioni di alcun tipo e risulta quindi compatibile con l'ambiente. Un mezzo dalle grandi potenzialità, che si rileva particolarmente economico, sia in termini di risparmio, sia d'efficienza energetica. 
Sulle brevi e medie distanze, fino a 5/7 km. (la maggioranza degli spostamenti quotidiani individuali), la bici è competitiva rispetto ai mezzi motorizzati.

Perchè la bicicletta sia un mezzo attraente per i cittadini, le tratte ciclabili devono essere dirette e coerenti e ci devono essere adeguate infrastrutture che ne garantiscano la sicurezza e la scorrevolezza. La pista di C.so San Felice va incontro a tali esigenze. Al momento decine e decine di ciclisti percorrono tale strada in senso opposto in mancanza assoluta di alternative dirette per arrivare in centro. La pista dà sicurezza ai ciclisti - è su sede propria separata dal traffico motorizzato - e aumenterebbe notevolmente il numero delle persone che scelgono la bici per raggiungere in modo diretto il centro storico.

Lo spostamento della sosta sul lato opposto della strada non toglie alcun posto auto; la realizzazione della pista, invece, può far aumentare enormemente il numero delle persone che possono percorrere finalmente in sicurezza il Corso. Bisogna ricordare, infatti, che la mobilità va riferita alle persone e non solo alle auto.

Numerosi studi europei indicano i ciclisti come ottimi clienti del piccolo commercio in quanto le caratteristiche di questo mezzo di trasporto favoriscono la sosta e i contatti con negozi di ogni tipo. La ridotta capacità di carico del ciclista è abbondantemente compensata dal grande numero di passaggi che invitano il ciclista a fermarsi e ad entrare nei negozi per ogni sua esigenza quotidiana. Invitiamo i commercianti di Corso San Felice a valutare l'aumento di potenziali clienti, liberi dalla preoccupazione di aver parcheggiato l'auto in seconda fila o in divieto di sosta.

Siamo comunque consapevoli che una semplice corsia ciclabile non basta. Da tempo abbiamo chiesto che l'intera zona all'interno dell'anello delle mura cinquecentesche diventi una "Zona 30", cioè che la velocità dei mezzi a motore sia resa compatibile con il traffico ciclistico e pedonale. Per far questo non sono sufficienti i cartelli, ma le strade devono essere ridisegnate in modo tale da non permettere il superamento di tale velocità. Il restringimento di C.so San Felice va in questa direzione. 

Vogliamo sperare che questa pista sia un altro tassello nella realizzazione del tanto atteso "Piano dei percorsi e piste ciclabili per la città di Vicenza" (approvato nel 2002) e che sia collegata ad altri interventi importanti rivolti alla mobilità ciclistica.

La Commissione Europea in numerosi documenti - e in particolare il Libro verde della mobilità urbana - cita più volte la bicicletta come un mezzo fondamentale per la mobilità quotidiana, da promuovere e sostenere con adeguati investimenti che verranno ripagati in pochi anni con i vantaggi che ne deriveranno per la città e i cittadini.

Tuttinbici resta a disposizione per approfondimenti sul tema con l'Amministrazione, le Associazioni dei commercianti e i cittadini.