La posizione di Tuttinbici FIAB Vicenza sulle rotatorie di Via Quadri
Vicenza 22 giugno 2011
Tuttinbici FIAB Vicenza ritiene che la situazione viabilistica cittadina sia critica, soprattutto nelle zone della immediata periferia, dove gli spazi dedicati alle auto sono spesso sovradimensionati penalizzando la circolazione di biciclette e la sicurezza dei pedoni. Esempi sono v.le della Pace, v.le San Lazzaro e anche via Quadri, oggi al centro di un dibattito cittadino per una sua riqualificazione che prevede l’inserimento di tre nuove rotatorie.
Lungo questa importante arteria circolano ad oggi centinaia di persone in bicicletta. Nell’attuale incrocio con v.le Trieste l’analisi dei flussi ha evidenziato un passaggio di oltre 170 ciclisti ogni ora, nonostante non si trovino in condizioni ideali e debbano condividere pericolosamente gli spazi con mezzi pesanti e auto a forte velocità. I semafori in questo caso possono essere “oasi”, in cui gli utenti più vulnerabili riescono a superare le intersezioni in relativa sicurezza.
La scelta da parte dell’Amministrazione di regolare gli incroci con rotatorie con l’intento di ridurre le lunghe code oggi esistenti nelle ore di punta va, forse, incontro all’esigenza di accorciare i tempi di attesa ai semafori per gli automobilisti, ma non risolve, anzi aumenta le criticità per chi usa la bici o si sposta a piedi. Ricordiamo che dall’analisi degli incidenti che hanno coinvolto i ciclisti a Vicenza dal 2007 al 2009 la probabilità di essere investiti in rotatoria per un ciclista è 12 volte maggiore rispetto ad un attraversamento semaforico. Il risultato inevitabile di questa operazione sarà una drastica diminuzione dell’utilizzo della bicicletta ed un aumento del numero delle auto circolanti.
La nostra Associazione ha incontrato numerose volte i tecnici comunali e dobbiamo dare atto al settore Mobilità di essersi adoperato per individuare, in ognuna di queste tre intersezioni, delle soluzioni per permettere ai ciclisti di superare le rotatorie. Per quanto si sia riusciti a trovare degli spazi di risulta all’esterno dell’anello, le traiettorie e i percorsi individuati allungano il tragitto per le bici rispetto alle auto e costringono ad attraversamenti in più tempi con flussi continui di auto non più regolate da semaforo.
Il rischio è che il ciclista debba decidere se entrare in rotatoria con i pericoli che ne conseguono, oppure se seguire il percorso esterno condividendo i marciapiedi con i pedoni, creando quindi un conflitto “tra poveri”, trasformandosi da vittima a prevaricatore.
Alla base del nostro ragionamento sta un’idea di città diversa da quella che emerge da questa operazione. Non possiamo nascondere che gran parte del problema sta nel mancato proseguimento della tangenziale est-nord di via Aldo Moro. Si può attendere la sua realizzazione cercando di rendere via Quadri una pseudo-tangenziale in cui devono scomparire tutti gli ostacoli per le auto?
Invitiamo quindi l’Amministrazione ad adoperarsi per velocizzare le procedure che permettano la continuazione di via Aldo Moro e nel frattempo a non realizzare “a cuor leggero” interventi che, date le dimensioni ridotte del diametro delle rotatorie di v.le Trieste e strada di Bertesina, potrebbero non garantire la soluzione al problema delle code di auto e aumenterebbero i rischi per chi decide di utilizzare un mezzo non inquinante e compatibile con la salute della città come la bicicletta.
Per la commissione Tecnica di Tuttinbici FIAB Vicenza
Michele Mutterle
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