Gruppo Mobilità Ciclistica: facciamo il punto
A 8 mesi dalla sua costituzione ufficiale, il Gruppo Mobilità Ciclistica del Comune di Vicenza ha tracciato un primo bilancio della sua opera in una recente conferenza stampa. Nato dall’impulso di Tuttinbici, che fin dal 2003 lo ha proposto attraverso una imponente raccolta di firme (allora si parlava di “Ufficio Biciclette”), il Gruppo ha il compito di promuovere e organizzare gli interventi per accrescere nei cittadini la cultura della bicicletta e favorirne l’uso quotidiano.
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Ostiglia ciclabile: la Provincia di Padova stanzia un milione di euro. E Vicenza?
La provincia di Padova ha approvato il progetto preliminare per la realizzazione del percorso ciclo-pedonale sul tratto di sua competenza della ex ferrovia Treviso-Ostiglia per un costo complessivo previsto in 2.800.000 euro.
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Recupero ferrovie dismesse
Dichiarazione di Antonio Dalla Venezia Presidente FIAB – Federazione Italiana Amici della bicicletta
Una splendida notizia per gli amici della bicicletta. La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento dell’on. Bonelli che prevede l’istituzione di un fondo di due milioni di euro per l’avvio di un programma di valorizzazione e riqualificazione dei tracciati ferroviari dismessi per la loro trasformazione in piste ciclo-pedonali e l’indicazione di una prima “rete” di possibili itinerari.
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3° Corso formativo FIAB per accompagnatori ciclo-turistici
23 gennaio 2008
Scadono il 7 febbraio prossimo le iscrizioni al 3° Corso di formazione per accompagnatori ciclo-turistici organizzato dalla Fiab onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
L'iniziativa, che rientra nell'ambito del progetto BIKE NETWORK co-finanziato con fondi della Regione Lombardia e del PIC Interreg IIIA Italia-Svizzera, Misura 1.3 “Sviluppo integrato del turismo", si terrà nei giorni 15, 16 e 17 febbraio prossimi. Sul sito Fiab il programma dettagliato e le modalità di partecipazione.
L’escursionismo in bicicletta sta conoscendo anche in Italia uno sviluppo crescente e nella Regione Lombardia vi sono tutte le premesse perché si affermi nei prossimi anni come un fattore significativo sotto il profilo economico, sociale e culturale dell’attività turistica e di tempo libero.
Nell’ambito del progetto BIKE NETWORK, volto a promuove il turismo in bicicletta nell’area transfrontaliera italo-svizzera, l’offerta di servizi di accompagnamento ciclo-turistico può costituire uno strumento utile per l’allargamento dell’utenza e per la promozione di un turismo salutare e ambientalmente sostenibile.
L'attività di ciclo-turismo comprende un’ampia gamma di iniziative; in questo contesto si pone particolare attenzione a quelle che privilegiano l’interesse culturale e ambientale, accompagnate al piacere di un’attività fisica modulata sulle esigenze/possibilità individuali senza ambizioni/interessi più propriamente sportivi.
Il servizio di accompagnamento ciclistico può svolgersi sia nella breve escursione giornaliera, che nella vacanza in bici di più giorni e può rivolgersi a diverse tipologie di utenti: famiglie e individui, gruppi associativi o aziendali, gruppi scolastici.
Il corso è rivolto a:
- Accompagnatori Turistici interessati ad acquisire una competenza specifica nel turismo in bicicletta,
- volontari di associazioni di promozione ambientale, culturale e del ciclo-ecologismo,
- insegnanti/operatori in ambito scolastico,
- personale/collaboratori di istituzioni di promozione turistica locale (pro-loco, consorzi turistici, ecc.),
- personale/collaboratori di agenzie turistiche, strutture ricettive, ecc.
Ai corsisti sarà rilasciato una attestato di partecipazione.
Per ulteriori informazioni: Gabriella Di Lorenzo - tel./fax. n. 02-69311624
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La ciclabile Agno-Guà riceve 600 mila euro
CORNEDO/1. Contributo della Regione per il percorso ciclo-turistico
Da "Il Giornale di Vicenza", martedì 15 gennaio 2008, di Aristide Variolato
Dalla Regione un finanziamento di 592 mila euro per la realizzazione del tratto di pista ciclabile da Spagnago a Valdagno.
Per un tratto di pista ciclabile, concluso e già percorribile dall'estate scorsa, dal ponte Dalle Ore di Spagnago fino a via Gramsci in località "5 lanterne", ce n'è uno nuovo, infatti, fra breve da iniziare.
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Tuteliamo chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro
Proposta
di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere
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Al
Presidente del Senato Al Presidente della Camera dei Deputati Proposta
di legge FIAB
Nell’ambito
delle politiche a favore della mobilità sostenibile e, in
particolare, dell’incentivazione dell’uso della
bicicletta, all’art. 12 del decreto legislativo n. 38
del 23/2/2000, dopo la frase “L’assicurazione opera
anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato,
purché necessitato” è aggiunto quanto segue : “L’uso
della bicicletta è comunque coperto da assicurazione,
anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo
del mezzo pubblico.”
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Presentazione
L’art. 12 del dlgs n. 38/2000 (nota 1) ha introdotto nella
legislazione riguardante l’assicurazione contro gli infortuni
sul lavoro (testo unico) l’“infortunio in itinere”, già
precedentemente riconosciuto sulla base di interpretazioni
giurisprudenziali.
E’ tutelato l’infortunio, subito dal lavoratore assicurato,
nel normale percorso dalla dimora abituale al lavoro e ritorno,
sia che avvenga a piedi sia con mezzi pubblici. Per quanto
riguarda il mezzo privato, invece, l'uso deve essere
"necessitato" (non esistono mezzi pubblici, non coprono
l'intero tragitto o gli orari non coincidono con quelli del
lavoro, ecc.).
Di conseguenza la scelta della bicicletta per recarsi al lavoro è
considerata alla stregua di qualsiasi altro mezzo privato (auto,
motociclo) e, pur sussistendo tutti gli altri elementi previsti
dalla legge, è respinta la domanda di indennizzo del ciclista che
subisce un infortunio ma che avrebbe potuto usare il mezzo
pubblico.
Ci sembra che l’uso
della bicicletta sia da considerare socialmente utile e
meritevole, alla stregua di quello del mezzo pubblico.
Chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro va tutelato perché
aiuta l’ambiente (non inquina non fa rumore, non consuma
carburante, ecc.) e, se non usa l’auto contribuisce a diminuire
il traffico e la congestione urbana, se non usa il mezzo pubblico
contribuisce a rendere meno affollato il servizio.
Inoltre l’uso della bicicletta, in un certo qual senso, può
essere “necessitato” da motivi personali ed economici
importanti: il lavoratore risparmia l’abbonamento al mezzo
pubblico, in molti tragitti è più veloce del mezzo pubblico –
per il quale vanno considerate anche le attese, i ritardi, il
disagio per l’affollamento- e fa pertanto risparmiare tempo ed
inutile stress, permette anzi di svolgere un sano movimento
(fisicamente e psicologicamente migliore che imbottigliarsi nel
traffico con l’auto o accalcarsi in mezzi pubblici ormai ovunque
al limite della capienza).
Più in generale la FIAB ritiene che, nell’ambito delle
politiche a sostegno della Mobilità Sostenibile debba rientrare a
pieno titolo l’incentivazione della bicicletta e che, pertanto,
sia necessario attivare, in ogni possibile ambito legislativo ed
amministrativo, provvedimenti che ne favoriscano e ne tutelino l’uso.
L'introduzione di una tutela assicurativa dell’uso della
bicicletta nei tragitti lavorativi, se da una parte costituisce
sostegno concreto, e per così dire "rafforzato",
dell'utenza debole della strada, alla quale appartiene il
ciclista, dall'altra induce ad una consapevolezza diffusa del
problema della sicurezza di tali utenti anche da parte degli enti
assicurativi pubblici che, come è noto, sono oggi
istituzionalmente preposti non solo al risarcimento dei danni ma
soprattutto alla prevenzione degli incidenti lavorativi.
Se, alla luce di tanti tragici fatti, il problema della sicurezza
nei luoghi di lavoro è ormai giustamente considerato una
priorità politica, altrettanto si può dire di quello della
sicurezza stradale, dove politiche più incisive sono ormai
inderogabili.
Nota 1
ATTUALE LEGISLAZIONE
DECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000, N. 38
"Disposizioni
in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le
malattie professionali, a norma dell'articolo 55, comma 1, della
legge 17 maggio 1999, n. 144".
Art. 12 (Infortunio
in itinere)
All’articolo 2 e all’articolo 210 del testo unico è
aggiunto, in fine, il seguente comma:
"Salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto
indipendenti dal lavoro o, comunque, non necessitate, l’assicurazione
comprende gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il
normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a
quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due
luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro e,
qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante
il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a
quello di consumazione abituale dei pasti. L’interruzione e la
deviazione si intendono necessitate quando sono dovute a cause di
forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili o all’adempimento
di obblighi penalmente rilevanti. L’assicurazione opera anche
nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché
necessitato. Restano, in questo caso, esclusi gli infortuni
direttamente cagionati dall’abuso di alcolici e di psicofarmaci
o dall’uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni; l’assicurazione,
inoltre, non opera nei confronti del conducente sprovvisto della
prescritta abilitazione di guida".
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Perchè la bicicletta? - Perchè gli "Amici della Bicicletta"?
Un contributo dagli amici di Verona
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Alto Adige, Trenitalia penalizza i ciclisti
27 Maggio 2007
Costa il doppio trasportare le bici sui treni regionali La Fiab ai cicloturisti: "Andate in vacanza in Trentino o in Tirolo" Trasportare la bici al seguito sui treni regionali della Provincia autonoma di Bolzano ora costa il doppio. Trenitalia ha portato a 4 euro il costo del biglietto supplemento bici e ha ridotto la validità del titolo di viaggio ad una sola corsa. Nel resto d'Italia il biglietto bici+treno, valido solo per i regionali, costa euro 3,50 e la validità è di 24 ore dal momento dell'obliterazione: in quell'arco di tempo si posso fare quanti viaggi si vogliono per un chilometraggio illimitato.
La Federazione Italiana Amici della Bicicletta non ci sta e aggiunge la sua protesta a quella dei ciclisti altoatesini: tutti indignati per tale iniziativa di Trenitalia e della Provincia autonoma di Bolzano che discrimina il ciclista e penalizza fortemente la mobilità sostenibile in un momento come l'attuale in cui l'emergenza climatica a livello planetario dovrebbe imporre l'assunzione di saggi provvedimenti finalizzati a incentivare ogni forma di mobilità urbana e turistica ad emizzioni zero, come il trasporto combinato bici e treno.
In una nota indirizzata all'Assessore al turismo e mobilità della Provincia di Bolzano, alla Direzione regionale Alto Adige di Trenitalia oltre che a quella nazionale, il Responsabile Fiab per l'intermodalità treno + bici, Romolo Solari, chiede di rivedere il provvedimento, annunciando che la Fiab è pronta ad invitare i cicloturisti ad andare in vacanza in Trentino o in Tirolo dove il biglietto bici + treno costa meno: nella confinante provincia di Trento il servizio bici + treno è stato ridotto ad 1 euro e nell'altrettanto vicino Tirolo austriaco il supplemento giornaliero per la bici costa solo 2,90 Euro.
"Raddoppiare di fatto il costo del trasporto della bici sui regionali è un'iniziativa ingiustificata in quanto il servizio in Alto Adige non è certamente migliore di quello delle provincie limitrofe. Anzi quello del Tirolo austriaco è di gran lunga migliore", dichiara Romolo Solari. "Chiediamo pertanto a Trenitalia ed all'Amministrazione Provinciale di Bolzano di voler riconsiderare il provvedimento che disincentiva la mobilità sostenibile e vanifica i notevoli sforzi, anche economici, che le autorità locali stanno facendo per dotare la provincia della migliore rete ciclabile d'Italia. Da parte nostra provvedimenti iniqui nei confronti dei ciclisti come questo non potranno che farci consigliare alle sempre più crescenti masse di cicloturisti, ciclovacanze in provincia di Trento e nel Tirolo austriaco piuttosto che in provincia di Bolzano".
Lello Sforza Ufficio Stampa FIAB onlus |
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