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Ciclovacanza 2017: da Vicenza a Monaco di Baviera.
Dalla Claudia Augusta alla Bavarica Tyrolensis
Una nuova ed inedita avventura ci porterà a pedalare partendo da Vicenza arrivando fino a Monaco di Baviera seguendo i corsi d’acqua di importanti fiumi quali: il Brenta, l’Adige, l’Inn e l’Isar.
Attraverseremo il cuore delle Alpi da sud a nord. Borghi, cittadine, stupende valli e incantevoli paesaggi ci aspettano: Bassano del Grappa e la Valsugana, con la ciclopista del Brenta fino alla cittadina di Borgo Valsugana e ai bei laghi di Levico e Caldonazzo. Trento e la ciclopista del Sole, la valle dell’Adige con il suo Giardino del Sud Tirolo e il lago di Caldaro saranno meta del nostro passaggio. Merano stupenda cittadina termale già frequentata nel 19° secolo da Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria.
Per info:
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Programma 2017
È disponibile l’atteso Programma 2017 di FIAB Vicenza Tuttinbici,
contenente il calendario di tutte le iniziative previste per quest’anno,
il dettaglio delle escursioni e le consuete (ma sempre utilissime)
“istruzioni per l’uso” dell’Associazione.
clicca sull'immagine per sfogliarlo a tutto schermo o scarica qui il pdf (22 MB)
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Ciclovia Vicenza-Padova finalmente completata
E' finalmente possibile andare da Vicenza a Padova lungo un percorso protetto a misura di ciclista! 35 km che si snodano tra ville, chiese e castelli lungo il fiume Bacchiglione, culla della civiltà degli antichi Veneti.
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Difendiamoci dai ladri
Dopo la serata del 18 gennaio durante la quale Giovanni Carraro di Abus Italia ci ha dato dei preziosi consigli su come scegliere i migliori lucchetti, appuntamento che ha destato l’interesse del pubblico vicentino, di altre associazioni Fiab venete e della stampa locale (vedi il servizio di TvA Notizie al minuto 16:40 e l’intervista radiofonica di Radio Vicenza), la Commissione sicurezza vi segnala un ulteriore contributo per il contrasto ai furti di bici.
Da pochi giorni è stata inserita nel sito di Fiab Vicenza Tuttinbici una sezione dedicata al problema dei furti dove è possibile trovare delle informazioni interessanti e scaricare i seguenti documenti:
- il volantino Complichiamo la vita ai ladri di biciclette con il decalogo per non farsi rubare la bici
- il modulo descrittivo della propria bicicletta
- il modulo per compravendita di bici usate
Considerando inoltre l’importanza che ha la possibilità di poter legare telaio e ruota della bici in sosta a un elemento fisso, vi chiediamo di segnalarci punti della città dove sarebbe utile installare nuovi stalli di sosta per bici. Potete mandare un messaggio a
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allegando anche una foto dell’area da voi individuata.
La Commissione sicurezza sta progettando le attività da mettere in cantiere per il 2017. Se volete conoscerci e partecipare alle nostre riunioni potete contattarci tramite la nostra email ufficiale.
Annamaria, Davide, Michele, Fabio, Ronald, Silvio, Agostino, Daniele e Giulia vi aspettano!!!
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La Trento-Bassano sarà completata
Il percorso ciclabile Trento-Bassano, parentesi fondamentale nel più ampio progetto Monaco-Venezia (in parallelo a quello che da Dobbiaco passa per Cortina e poi ridiscende la valle del Piave fino a Venezia) sta per essere completato.
Grazie ai fondi ex ODI (acronimo di “organismo di indirizzo”), oggi chiamati Fondo comuni confinanti, anche il tratto veneto della Valsugana avrà la sua ciclovia. La Valbrenta, com’è corretto chiamarla, beneficerà anch’essa dei fondi stanziati dall’ente che finanzia progetti per le aree confinanti con le province autonome del Trentino Alto-Adige.
Il tratto trentino della ciclovia, per la verità anch’esso incompleto (è in stato di progettazione il collegamento Trento-Caldonazzo) è uno dei più felici esempi di ciclabile turistica in Italia, anche per l’accoppiata vincente con il trenino della Valsugana.
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La Camera adotta Bicitalia ed Eurovelo nella sua risoluzione a favore del cicloturismo
Ulteriore risoluzione delle commissioni trasporti e ambiente della Camera a favore del cicloturismo. Riconosciuto il ruolo di Bicitalia e Eurovelo.
Dopo la risoluzione del 5 ottobre scorso a favore del cicloturismo, le commissioni IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e X (Attivita` produttive, commercio e turismo) della Camera tornano ad occuparsi di cicloturismo.
Nella seduta di mercoledi 11 gennaio scorso le commissioni hanno approvato una serie di risoluzioni, in parte coincidenti, dove si impegna il Governo
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Nuove risoluzioni della Camera a favore del cicloturismo
Due Commissioni della Camera (Trasporti e Turismo) hanno adottato pochi giorni fa alcune risoluzioni che impegnano il governo a prendere misure in favore del cicloturismo.
Il lavoro del Parlamento va ben oltre le sedute della Camera che vediamo nei telegiornali. I parlamentari sono spesso impegnati nelle Commissioni, dei gruppi di lavoro ristretti che discutono testi di legge ed altri atti, come ad esempio le risoluzioni. Proprio alcune risoluzioni relative al cicloturismo sono state approvate l’11 gennaio da una seduta di due commissioni riunite, la IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e la X (Attività produttive, commercio e turismo). Le risoluzioni impegnano il governo ad adottare certe misure; il governo non è obbligato ad adottarle però: le risoluzioni hanno un valore limitato.
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Il 30% degli italiani vorrebbe utilizzare di più la bicicletta... ma spesso non può
E' stato presentato da Carlo Carminucci, direttore scientifico dell'Isfort, nel corso dell' International Bus Expo di Rimini il “ 13° Rapporto sulla mobilità in Italia ” realizzato dalla stessa Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) e commissionato da Asstra e Anav.
Dal rapporto emerge che oltre 3 intervistati su 4, dichiarano di voler incrementare l’uso dei mezzi pubblici, mentre quasi il 30% vorrebbe aumentare l’uso della bici. Per l’auto i valori sono quasi inversi: il 32% vorrebbe una diminuzione dell'utilizzo dell'automobile.
L’84% degli intervistati ritiene inoltre che sia opportuno orientare verso la mobilità collettiva investimenti e politiche di sostegno, ma la realtà dello stato dell'arte mostrato dal Rapporto 2015 mostra dei consumi effetti di mobilità che non rispecchiano i desideri degli italiani.
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La cultura della bicicletta spina dorsale dell'identità nazionale in Danimarca
Quante volte ci siamo sentiti dire “Ah, ma noi non siamo Danesi. Loro ce l’hanno nel sangue”? Il Ministro della Cultura in parte ce lo conferma, ma dice anche molto di più. Vale la pena leggere, non per invidiare o rassegnarsi al fatto che “noi siamo Italiani, mica Danesi”, quanto per capire l’importanza di investire in cultura della bici, perché la cultura della bici è fonte di cambiamenti positivi verso il futuro e risposta ai problemi di oggi.
Al ministro danese della Cultura è stato chiesto: “quali valori sociali e le tradizioni - che ci hanno modellato - ci porteremo nella società di domani?” La risposta è la seguente:Chiedendo a un qualsiasi turista “come sono i Danesi?” probabilmente la
risposta sarà un entusiasta “Danesi, sono sempre in bicicletta!”. La
bici è per la Danimarca quello che la bombetta è in Inghilterra, il
samba in Brasile e la kalinka per la Russia, ovvero un marchio di
riconoscimento. Ma è anche molto di più. La cultura della bici Danese è
una parte della nostra identità nazionale.
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