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Cambio programma per l'escursione del 29 settembre 2013

Attenzione: la prevista escursione "La Villa dei Vescovi a Luvigliano " verrà sostituita, causa indisponibilità della villa, dall'escursione "Ciclabile Valle Agno/Guà "

Piano per Bassano, 22 settembre 2013

22 settembre a Bassano - Seconda pedalata slow in vista della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile

scarica qui il programma completo

Perchè sosteniamo il limite di velocità di 30 km/h

La European Cyclists Federation, di cui FIAB onlus fa parte, sostiene attivamente l'introduzione del limite di velocità di 30 km/h in tutti gli stati facenti parte dell'Unione.
Il limite 30 km/h è un modo popolare a basso costo per aumentare la sicurezza, abbattere l'inquinamento e incoraggiare scelte di trasporto intelligenti. In tal modo si può migliorare il flusso del traffico e diminuire la congestione nelle città, dando ai cittadini la possibilità di sentirsi più sicuri negli spostamenti.
ECF vuole ottenere questi benefici per tutta l'Europa. 30 km/h dovrebbero diventare lo standard della velocità nei villaggi, nelle cittadine e nelle grandi città, con la possibilità per le autorità locali di decidere sulle eventuali esenzioni.
Per questa ragione ECF chiederà alla Commissione Europea di mettere all'ordine del giorno la proposta di introduzione dei limiti 30 km/h in tutti gli stati facenti parte dell'Unione.
ECF sostiene la European Citizen's Initiative (Iniziativa dei Cittadini Europei o ICE), un'affascinante strumento innovativo previsto dal Trattato di Lisbona. Verrà fatto ogni sforzo per raccogliere il milione e più di firme necessarie entro un anno provenienti da almeno sette stati membri della EU.

Firma la petizione e falla firmare ad un amico qui
(bisogna dare il numero di carta d'identità o passaporto).

La forza del limite di velocità a 30 km/h

Anche FIAB entra nella lista delle tante organizzazioni europee che aderiscono all’iniziativa dei cittadini europei per i 30 km/h . Fiab comuque sostiene questa campagna da tempo, poichè la Federazione Europea di cui fa parte, la ECF (European Cyclist Federation) vi ha aderito sin dall'inizio. L'adesione diretta di FIAB per rinforzare anche in Italia una campagna importante non solo per i ciclisti ma per tutti gli utenti della strada e per la qualità della vita dei cittadini. Il limite 30 km/h è un modo popolare a basso costo per aumentare la sicurezza, abbattere l'inquinamento e incoraggiare scelte di trasporto intelligenti.

Complichiamo la vita ai ladri di biciclette

Nell’ambito dell’iniziativa nazionale contro il furto è stato prodotto un pieghevole con i consigli FIAB per complicare la vita ai ladri, per complicargliela molto, riuscendo magari a farli desistere …
Questo pieghevole sarà distribuito dalle associazioni FIAB nella giornata di “Chi sceglie la bici merita un premio!” (durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile: 16 - 22 settembre 2013) e durante la varie iniziative cui parteciperà la FIAB a partire dalla prossima Fiera di Padova (21 - 23 settembre 2013).
Scarica il pieghevole "Complichiamo la vita ai ladri di biciclette" .. e fallo girare …

Roadbook della Ciclovia Alpe Adria, percorso sul filo dell’emozione

Il progetto Ciclovia Alpe Adria Radweg CAAR, un esempio di cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo della mobilità sostenibile, nasce dalla comune volontà delle tre regioni partecipanti (Regione Friuli Venezia Giulia, Land Salisburgo e Land Carinzia) di individuare un itinerario ciclabile transfrontaliero che, congiungendo Salisburgo con Villach, Udine, Aquileia e Grado, superi il confine fisico costituito dalle Alpi e realizzi un collegamento diretto tra la rete ciclabile centro europea e il mare Adriatico.

Esce ora il roadbook del tratto italiano del percorso. S’intitola “Il percorso sul filo dell’emozione” ed è la prima guida pratica per accompagnare gli appassionati delle due ruote ma anche i ciclisti della domenica o famiglie con bimbi al seguito, lungo i tratti già realizzati e fruibili della “Ciclovia Alpe Adria”, l’itinerario destinato alle escursioni in bici con l’obiettivo, una volta ultimate le sezioni mancanti, di congiungere la Regione Friuli Venezia Giulia dalla montagna (Tarvisio) al mare (Grado). La pubblicazione contiene le indicazioni per la percorrenza dei diversi tratti della ciclabile, le modalità alternative (autobus e treno) per coprire le distanze in cui la ciclovia è in fieri, nonché mappe ciclistiche, cartine topografiche e segnalazioni turistiche. Tutte le informazioni utili, insomma, per pianificare un’escursione alternativa in sella alla bicicletta. Inserito tra le attività del progetto “Terra dei Patriarchi”, questo nuovo materiale informativo di supporto realizzato grazie alla collaborazione con l’agenzia Turismo Fvg e con la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), è stato presentato venerdì 2 agosto ad Udine. Presenti il presidente Pietro Fontanini, il vice Franco Mattiussi, il direttore di turismo Fvg Edi Sommariva, rappresentanti della Fiab, tra cui il Coordinarore Regionale Renato Chiarotto e del gruppo di lavoro che ha realizzato il manuale. Grazie alla collaborazione con Turismo FVG nel portale turistico della regione è già a disposizione dei turisti sia il roadbook della Ciclovia Alpe Adria sia il tracciato GPS del tratto italiano del percorso.

Per scaricare il roadbook e il tracciato GPS: www.turismofvg.it/Terra-dei-Patriarchi/Ciclovia-Alpe-Adria

Il sito della Ciclovia Alpe Adria: www.alpe-adria-radweg.com/it/

Un video di SRAM: il futuro della mobilità è la bicicletta

Le persone potranno constatare che la mobilità moderna in un contesto urbano passa attraverso la bicicletta perché è intelligente, semplice ed è il FUTURO. Un video di Sram sul futuro in cui anche Kevin Mayne di ECF esprime alcune semplici verità (ECF è la Federazione Europea di cui FIAB fa parte).
Come sarà la bicicletta del futuro? La bici elettrica rappresenterà un settore importante ma "è la bici tradizionale la migliore per il contesto urbano". Kevin Mayne direttore sviluppo della ECF semplifica: in un contesto urbano ciò che conta è "la mia bici, funziona, basta così". L'industria ciclistica deve produrre bici più normali possibili, ma dobbiamo rendere il "normale" interessante. Un aumento di ciclisti urbani necessità di infrastrutture moderne.